Ci sono partite che hanno un circoletto rosso segnato intorno sin da quando viene stilato il calendario. E nell’economia di una lotta salvezze che è davvero complicata due di quelle erano senza dubbio la sfida di Alessandria e quella di domenica contro Oleggio. Sulla carta le altre sfide erano in preventivo forse proibitive, vero è che i langaroli non sono mai riusciti a giocarsela, cosa che invece ha fatto eccome la Mamy.
Mamy Oleggio
Il discorso sarebbe potuto valere anche per Oleggio, che tuttavia sta splendendo di luce fulgida fin’ora e non solo arriva a questo appuntamento in forma strepitosa, ma ha anche fatto mambassa nel suo cammino tanto da essere capolista del girone. Di fatto la Mamy ha vinto tutte le partite, comprese quelle con le formazioni romagnole, eccezion fatta per una, persa di un soffio a Rimini. Che dire, allora. Nulla, se non complimenti ai ragazzi dei coaches Passera-Pastorello.
Un cammino sontuoso, con la formazione novarese in grado di essere la miglior difesa in assoluto di tutta la Serie B. Sono stati infatti concessi 40 punti ad Alessandria, 51 a Cesena, 69 a Omegna, 67 a Rimini e 53 a Imola.
Basti pensare che con le stesse avversarie la S. Bernardo Alba ha invece incassato rispettivamente 75 ad Alessandria (comunque vincendo), 85 a Cesena, 88 a Rimini e 78 a Imola, oltre agli 85 a Faenza. Confrontando le stesse contendenti affrontate i langaroli hanno subito essenzialmente quasi una trentina di punti in più a partita. Sono tanti, davvero troppi. E la partenza sotto 30-17 dopo dieci minuti di mercoledì a Cesena è stato altrettanto una montagna impossibile da risalire.
Da cosa ripartire
Numeri alla mano, la sfida di domenica contro Oleggio è durissima. Se però proprio dai numeri si vuole cercare un appiglio per ribaltare il trend stagionale, la S. Bernardo può farlo dai primi trenta minuti di Faenza e dal terzo periodo giocato contro Imola (che ha permesso di risalire dal -20 al -4). Serve fare di più, sicuramente gli innesti di Castellino e Hadzic saranno di aiuto, anche se è pur vero che il classe 2002 non è ancora al massimo della forma, dopo quasi un anno senza disputare una partita.
La classifica tuttavia è severa e impone un successo, anche perché nell’altra parte del girone A (la parte toscana) le ultime cinque squadre hanno tutte già almeno vinto una volta e ben tre di queste hanno due successi all’attivo. Considerando che la graduatoria sarà poi unica e che siamo a due partite dalla fine dell’andata servono punti come l’ossigeno perché ad oggi l’Olimpo ha solo una squadra alle spalle, Alessandria.
Domenica alle 18:00 (diretta LNP Pass) serve dunque trovare una nuova strada, prima possibile.
Ufficio Stampa Olimpo Basket Alba
Pietro Battaglia