La S. Bernardo Alba entra in un passaggio delicato della stagione. Dopo un’andata sofferta e la prima sconfitta del ritorno incassata contro Faenza, è tempo di due trasferte di fila a Rimini e Imola.
L’Olimpo Basket comunque deve pensare ad una partita alla volta, tendando di ripercorrere i passi di cosa ha fatto Oleggio all’andata proprio sul campo della Rinascita Basket (quando i piemontesi arrivarono a un soffio dal colpo). Se 2+2 fa 4 e la Mamy, battuta dai langaroli, perse solo sul filo di lana, allora la S. Bernardo può e deve pretendere da se stessa di provarci a sua volta.
La sfida del Pala 958 invece fu la peggiore tra le sei fin’ora maturate, poiché al di là dello scarto finale non ebbe mai storia dal 3-12 iniziale al definitivo 67-88. Rimini gestì al meglio la gara con tutta la pazienza e la classe dei propri veteranissimi Simoncelli, Rinaldi e Crow, ma anche con l’energia di un indiavolato Mladenov (23 punti e record stagionale personale).
Insomma, la Riviera Banca era sembrata davvero la corazzata in grado di poter dominare il girone, anche se in verità avrebbe poi avuto due giri a vuoto di fila con Omegna e Faenza in chiusura di prima parte di campionato. Per la verità ha rischiato grosso anche lo scorso weekend quando a Cesena al trentesimo rincorreva 63-46. Un devastante 6-29 ha ribaltato tutto, ma senza spazzare via del tutto i dubbi che forse qualche punto debole ci sia. E starà alla S. Bernardo provare a cercarli ed a sfruttarli.
Aperta parentesi, la cornice della sfida sarà il palasport Flaminio, storico impianto della riviera degli anni Settanta, in cui si è giocata la Serie A ed in cui sono stati protagonisti grandi campioni del passato come Ginobili e D’Antoni, tanto per gradire. L’arena da 3’000 posti farà ancora una volta provare un po’ di imbarazzo per la situazione delle strutture sportive albesi, ma non è la prima e non sarà l’ultima volta della stagione che succederà (PS: ah, il Flaminio NON è il palazzetto più grande della città).
Parentesi impiantistica a parte, la sfida è innegabilmente difficile, ma l’Olimpo Basket ha ancor più innegabilmente strada per migliorare e migliorarsi. Non solo rispetto all’andata, ma anche per continuare e confermare qualche passo avanti che con Omegna e Faenza ha comunque tratteggiato un andamento più lineare dei match, rispetto ai sonori parziali incassati sovente nel primo segmento di campionato.
Il fascino di una sfida contro una realtà storica come Rimini, in un impianto prestigioso, unito alla necessità di crescere contro una big, sono ingredienti indubbiamente gustosi della sfida.
Chi sarà a banchettare, però, sarà il campo a dirlo e Alba ha fame di punti.
Ufficio Stampa Olimpo Basket Alba
Pietro Battaglia