Il coach dell’Olimpo Basket, Luca Jacomuzzi, commenta la bizzarra partita di Savigliano, decisa da un periodo conclusivo devastante: “Dunque, a parte l’ultimo quarto da 26-2, diciamo che abbiamo giocato alla pari gli altri tre. Siamo partiti sotto tono soprattutto dal punto di vista della concentrazione, ma la partita è rimasta in equilibrio. All’inizio … , non so come dire, sembrava che non fossimo mai in ritmo. In realtà, comunque, loro sono stati bravi difensivamente, soprattutto su alcune situazioni di pick and roll. Noi, invece, non abbiamo eseguito le cose richieste, come per esempio dare molto la palla dentro per far chiudere la difesa. Lo abbiamo fatto raramente per tre periodi. Poi, quando i ragazzi han capito che si rischiava di perdere, nell’ultimo quarto hanno iniziato a seguire meglio il piano partita. Obiettivamente fermo restando che negli ultimi quarti abbiamo sempre fatto bene, grazie al fatto che la nostra panchina è lunga e arriviamo abbastanza freschi alla fine; questo è un valore aggiunto. Da questo punto di vista, sono molto contento di Calabrese, che ha giocato poco nelle prime partite anche per problemi fisici. Ieri Gallo è stato un po’ sotto tono, ma lui ha giocato molto bene. Per fortuna c’è sempre qualcuno che può sopperire alle mancanze degli altri in caso di difficoltà”.

Il periodo finale è stato clamorosamente a senso unico, sia in attacco che in difesa. Cosa è successo? “Nel corso della partita siamo stati bravi a limitare almeno uno dei due giocatori più forti degli avversari, ovvero Delibasic, che ha fatto pochi tiri e solo quattro punti. L’altro, Sandidge ha fatto venti punti, ma ha tirato 22 volte. Detto questo, siamo arrivati a -3 dopo 30 minuti, ma per quello che stavamo facendo saremmo potuti essere anche a -10. Poi, quando ci siamo sbloccati, abbiamo fatto un break, come abbiamo sempre fatto. Anche con Trecate eravamo sotto e anche con Crocetta e abbiamo fatto dei parziali importanti. Siamo una squadra così, quando giochiamo insieme in attacco riusciamo a produrre tanto”.

Dopo sei giornate si iniziano a conoscere un po’ le avversarie e si delinea il campionato: “Sì, anche se lo vedremo meglio al termine del girone di andata. Il campionato è di livello più alto rispetto all’anno scorso, ma soprattutto non ci sono squadre materasso, quindi dobbiamo restare sempre attenti. Una squadra di media classifica può battere quelle in testa. Per esempio Bra lo ha dimostrato, sfiorando la vittoria col CUS e con noi”.

Ufficio Stampa Olimpo Basket Alba

             Pietro Battaglia