L’Olimpo Basket, orgogliosa per l’importante traguardo, si congratula con coach Alessandro Abbio che entra ufficialmente nello staff tecnico della nazionale italiana Under 20 con questo comunicato della Federazione Italiana Pallacanestro: “Definito lo staff tecnico della Nazionale Under 20 maschile. Gli assistenti di coach Eugenio Dalmasson sono Franco Ciani, attuale allenatore della Fortitudo Agrigento, e Alessandro Abbio, Consigliere Federale e coach dell’Olimpo Basket Alba”.

Così il coach dell’Under 20 biancorossa ed assistente allenatore della Witt-S.Bernardo in Serie B inizierà questa nuova avventura con la FIP. Si tratta di un ritorno a contatto con la maglia azzurra, dopo che Abbio ha giocato diversi anni con la nazionale conquistando una medaglia d’oro ed una d’argento agli Europei del ’97 e ’99.

L’intervista

In estate l’approdo ad Alba e poco tempo dopo arriva la chiamata dalla FIP per allenare la nazionale Under 20. Te lo aspettavi? “Sono contentissimo, è stata una sorpresa, non me l’aspettavo proprio. La prima settimana di ottobre stavo facendo allenamento di tiro con alcuni giocatori della Serie B e delle giovanili ed ho ricevuto una chiamata da Boscia Tanjevic che mi ha fatto questa proposta. Io sono stato davvero felice di accettare, anche se ero davvero sorpreso, ma desideravo tanto arrivare a lavorare con la nazionale. Ho iniziato ad allenare nel 2008 e so che non ho l’esperienza di allenatori cha hanno allenato dieci anni in Serie A2 o Serie B, ma da giocatore italiano che ha avuto la fortuna di giocare in Italia ed in Europa ho giocato e lavorato con grandi giocatori ed allenatori, con politiche e culture diverse, e da tutti ho cercato di assorbire qualcosa”.

È una grande sfida quella della nazionale Under 20, dopo un anno che storicamente è forse il peggiore di sempre per i risultati complessivi raccolti dalle nazionali di tutti gli sport. Anche con un po’ l’occhio del giocatore che ha esordito giovane in Serie A, cosa manca a tuo parere per fare crescere il movimento della pallacanestro e su cosa si può puntare? “Ho vissuto varie situazioni e a mio parere viene tarpato il passaggio da giocatore delle giovanili a senior. Le nazionali giovanili hanno fatto bene, basta vedere l’under 19 che è arrivata in finale con il Canada ai mondiali. Tuttavia il sistema italiano non protegge i giovani nello step per entrare con i grandi. Il livello è altissimo e bisogna preparare i ragazzi a questo. Poi, per non citare il mio caso, una volta per esempio Nando Gentile ha esordito a 15/16 anni in A, mentre oggi non si vedono più situazioni simili. Innanzitutto secondo me i giovani di oggi non hanno figure di riferimento che li guidano nel loro percorso fatto anche di scelte. E le scelte sono difficili perché sono situazioni assolutamente personali e in cui nessuno si troverà più o in cui nessuno si è mai trovato. Per me lo è stato per esempio Riccardo Bigone”.

I primi obiettivi e le strategie del progetto-Tanjevic: “Ora faremo un lavoro di selezione in cui ci divideremo io, Ciani e Dalmasson in tutta Italia e cercheremo di cercare dei ragazzi che corrispondano a un preciso identikit. Per preparare la nazionale del futuro le parole chiave saranno taglia, atletismo e tecnica, in questo preciso ordine. Purtroppo sappiamo che abbiamo a che fare con una realtà in cui quasi tutte le squadre puntano ai risultati, anche se il campionato lo vincerà una squadra soltanto. Io a diciassette anni ho avuto la possibilità di esordire in A ed ho avuto la possibilità di sbagliare. Magari sbagliavo tre cose e poi tornavo in panchina, ma ho avuto la possibilità di confrontarmi con i più forti e di migliorare e crescere. Oggi non c’è quasi mai questo riscontro nelle categorie più alte. Credo che sia necessario dare sempre a tutti una seconda possibilità e spesso soprattutto ai giovani non viene data. Invece, per quanto ci riguarda ci prepariamo ora agli Europei in Germania del 2018 e valuteremo chi selezionare seguendo le linee guida di taglia, atletismo e tecnica. Ora, dunque, testa anche alla maglia azzurra e dato che ho da un po’ vari braccialetti con i colori dell’Italia forse era destino”.

Un grande augurio di buon lavoro per la nuova esperienza a coach Alessandro Abbio, che rappresenterà anche un po’ l’Olimpo Basket Alba in giro per il mondo.

Ufficio Stampa Olimpo Basket Alba

Pietro Battaglia